Rovigon Vitamine A E 30 Compresse Rivestite Masticabili
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Rovigon Vitamine A E 30 Compresse Rivestite Masticabili

Rovigon compresse vitaminiche si usa negli stati carenziali da malassorbimento, specie lipidico, o da malnutrizione e quadri sintomatologici correlati.

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Descrizione
DENOMINAZIONE
ROVIGON COMPRESSE RIVESTITE MASTICABILI


PRINCIPIO ATTIVO
Una compressa rivestita masticabile contiene: retinolo 30.000 UI (come vitamina A palmitato 1,7 MUI/g con BHA/BHT), dl&ndash&alpha&ndashtocoferil acetato 70 mg (come vitamina E 50 CWS/S). Per l&rsquoelenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.


ECCIPIENTI
Saccarosio, glucosio anidro, mannitolo, cacao polvere, latte magro polvere, burro di cacao, povidone K30, glicerolo, etilvanillina, aroma caramello, amido di riso, talco, gomma arabica nebulizzata essiccata, carmellosa sodica, &beta&ndashcarotene (E 160a) 10% CWS, paraffina solida, paraffina liquida leggera.


INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Rovigon &egrave indicato in tutti gli stati carenziali da malassorbimento, specie lipidico, o da malnutrizione e quadri sintomatologici correlati. Inoltre Rovigon, quale associazione bilanciata tra vitamina A ed E, &egrave indicato nei disturbi funzionali e nelle manifestazioni degenerative dei tessuti di origine epiteliale e mesodermica (ad esempio retinopatie degenerative, disturbi dell&rsquoorecchio interno, ecc.), specie nelle persone di media et&agrave ed anziane.


CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilit&agrave al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Ipervitaminosi A. Bambini al di sotto dei 12 anni di et&agrave. Donne incinte o nelle quali potrebbe instaurarsi una gravidanza.


POSOLOGIA
Per uso orale. Salvo diversa prescrizione del medico, la dose consigliata &egrave di 1 compressa al giorno per un massimo di 4 settimane. Il ciclo terapeutico pu&ograve essere ripetuto nell&rsquoarco dell&rsquoanno, a giudizio del medico. La posologia deve essere regolata, sulla base dei livelli sierici di vitamina A e vitamina E. Rovigon &egrave controindicato nei bambini al di sotto dei 12 anni di et&agrave (vedere paragrafo 4.3).


CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.


AVVERTENZE
Al fine di evitare la comparsa di segni e sintomi di iperdosaggio impiegare il prodotto sotto controllo medico e per il periodo di tempo ritenuto strettamente necessario. Le preparazioni contenenti vitamina E debbono essere usate con attenzione nei diabetici e nei soggetti con insufficienza cardiaca poich&eacute questa vitamina pu&ograve ridurre il fabbisogno di insulina e di digitale. Nelle terapie molto prolungate, specie se per diversi anni, non eccedere nel numero e nella durata dei cicli terapeutici consigliati per ogni anno, allo scopo di non incorrere nel rischio di iperdosaggio cronico di vitamina A. Per la presenza di betacarotene nella composizione, l&rsquouso prolungato del prodotto pu&ograve aumentare il rischio di insorgenza di tumore polmonare nei forti fumatori (venti o pi&ugrave sigarette al giorno). Durante la gravidanza, un apporto giornaliero di vitamina A fino a 10.000 UI si &egrave dimostrato sicuro. Tuttavia, dosi superiori a 15.000 UI/die sono state associate alla possibilit&agrave di malformazioni nell&rsquouomo. Pertanto, in gravidanza, si devono evitare dosaggi giornalieri superiori alle 10.000 UI, soprattutto durante il primo trimestre (vedere anche paragrafo 4.6). La vitamina A non deve essere assunta assieme ad altri farmaci contenenti vitamina A, gli isomeri sintetici tretinoina ed etretinato oppure il beta&ndashcarotene, poich&eacute questi composti, ad alte dosi, sono considerati dannosi per il feto. Nelle donne in et&agrave fertile &egrave necessario assicurarsi che: &bull la paziente non sia incinta quando inizia il trattamento (test di gravidanza negativo) &bull la paziente comprenda il rischio teratogeno &bull la paziente accetti di adottare un metodo contraccettivo efficace senza interruzione per tutta la durata del trattamento e per almeno un mese dopo la sua cessazione. Trattamenti a lungo termine con vitamina A sono stati associati a cirrosi, alterazioni della circolazione epatica, fibrosi epatica ed epatotossicit&agrave. I pazienti con malattia epatica preesistente sono a maggior rischio di sviluppare o andare incontro ad un peggioramento della patologia epatica per la ridotta capacit&agrave di produzione della proteina legante il retinolo. I pazienti che assumono alte dosi di vitamina A (superiori a 2.500 UI/Kg al giorno) per un periodo prolungato senza interruzione devono essere tenuti sotto controllo per la comparsa di segni di ipervitaminosi A. Non deve essere superata una dose massima giornaliera di 5.000 UI/Kg. Prima della prescrizione del trattamento, deve essere valutato l&rsquoapporto di vitamina A, isotrenitoina, etretinato e beta&ndashcarotene derivante dalla dieta e dall&rsquouso eventuale di integratori e farmaci concomitanti. Dosi elevate di vitamina A sono state associate ad osteoporosi e osteosclerosi. Questo prodotto contiene saccarosio e glucosio. I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al fruttosio o al galattosio, deficit di lattasi, malassorbimento di glucosio&ndashgalattosio o deficit di saccarasi&ndashisomaltasi, non devono assumere questo medicinale.


INTERAZIONI
La vitamina E pu&ograve potenziare l&rsquoazione della digitale o dell&rsquoinsulina. Evitare l&rsquouso concomitante con altri farmaci o integratori contenenti retinoidi e con gli antibiotici appartenenti alla classe delle tetracicline.


EFFETTI INDESIDERATI
Le reazioni avverse elencate sotto derivano da segnalazioni spontanee e non ne &egrave pertanto possibile un&rsquoorganizzazione per categorie di frequenza. Patologie dell&rsquoocchio Disturbi visivi. Patologie gastrointestinali Dolore gastrointestinale e addominale, nausea, vomito, diarrea. Patologie epatobiliari Ittero, epatomegalia, steatosi epatica. Cirrosi, fibrosi epatica ed epatotossicit&agrave sono state associate a terapie a lungo termine con vitamina A (Vedere paragrafo 4.4.). Disturbi del sistema immunitario Reazione allergica, edema allergico, reazione anafilattica, shock anafilattico. Le reazioni di ipersensibilit&agrave e le relative manifestazioni cliniche e di laboratorio includono reazioni da lievi a moderate che possono interessare la pelle, le vie respiratorie, l&rsquoapparato gastrointestinale e l&rsquoapparato cardiovascolare. Esami diagnostici Anomalia nei test di funzionalit&agrave epatica, aumento di aspartato e alanina aminotransferasi, aumento dei trigliceridi nel sangue. Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipercalcemia, disturbo del metabolismo lipidico. Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Dolore osseo e osteoporosi un&rsquoassunzione elevata di vitamina A con la dieta o per mezzo di integratori &egrave stata associata ad un aumento dell&rsquoosteoporosi e del rischio di frattura dell&rsquoanca. Patologie del sistema nervoso Cefalea. Un&rsquoimprovvisa insorgenza di cefalea pu&ograve essere uno dei sintomi dello pseudotumor cerebri (vedere paragrafo 4.9). Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito, orticaria, eruzione cutanea, secchezza cutanea, dermatite esfoliativa. Sono stati associati all&rsquouso cronico di vitamina A: alopecia, dermatite, eczema, eritema, decolorazione della pelle, alterazioni della struttura dei capelli, ipotricosi, secchezza delle mucose, fragilit&agrave cutanea, cheiliti. Le alterazioni cutanee sono spesso fra i primi segni di ipervitaminosi A. Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l&rsquoautorizzazione del medicinale &egrave importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari &egrave richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all&rsquoindirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.


SOVRADOSAGGIO
Ipervitaminosi A acuta: l&rsquoingestione di dosi eccessive di retinolo pu&ograve provocare l&rsquointossicazione acuta da vitamina A. I fattori che influenzano le reazioni di tossicit&agrave acuta da retinolo includono et&agrave, stato nutrizionale, tipo di preparato assunto e via di somministrazione. Tuttavia, il rischio pu&ograve aumentare in caso di patologie renali o epatiche, basso peso corporeo, malnutrizione proteica, iperlipoproteinemia, consumo di alcool o carenza di vitamina C. La tossicit&agrave acuta da retinolo &egrave caratterizzata da cefalea intensa, capogiro, epatomegalia, vomito, irritabilit&agrave, sonnolenza e papilledema. Dopo 24 ore pu&ograve manifestarsi desquamazione generalizzata della cute. Le reazioni cutanee associate alla tossicit&agrave da retinolo includono cheiliti, dermatite facciale, dermatite esfoliativa, secchezza delle mucose, alterazioni della struttura dei capelli, assottigliamento dei capelli, alopecia areata, alopecia generalizzata, eruzione cutanea, prurito, fragilit&agrave cutanea. Altre manifestazioni di un sovradosaggio acuto massivo consistono in sintomi gastrointestinali (dolore addominale, nausea, vomito) e pseudotumor cerebri (aumento della pressione endocranica con i seguenti sintomi: cefalea, capogiro, torpore, papilledema e, nei neonati, transitoria protrusione delle fontanelle), seguiti entro pochi giorni da desquamazione cutanea generalizzata. Generalmente, i segni e i sintomi della tossicit&agrave da vitamina A scompaiono rapidamente con la cessazione dell&rsquoassunzione. Ipervitaminosi A cronica: un&rsquoassunzione prolungata di vitamina A a dosi giornaliere da 10 a 20 volte quelle massime raccomandate pu&ograve determinare l&rsquoinsorgenza di ipervitaminosi A. L&rsquoeffettiva dose tossica dipende dall&rsquoet&agrave, dalle dosi singole e dalla durata della somministrazione. Negli adulti l&rsquoipervitaminosi A risulta generalmente dall&rsquoassunzione cronica di pi&ugrave di 30 mg di retinolo al giorno tuttavia, possono manifestarsi sintomi lievi gi&agrave con un&rsquoassunzione cronica giornaliera con la dieta di 10 mg di retinolo. I sintomi di un avvelenamento cronico da vitamina A sono vari e comprendono cefalea, nausea e vomito per l&rsquoaumentata pressione endocranica, dolori ossei, segni e sintomi a carico delle mucose e della cute, epatomegalia, ipercalcemia, alterazioni ematologiche. Possono anche manifestarsi cute secca e pruriginosa, dermatite eritematosa, fissurazione delle labbra, anoressia, edema, emorragia, irritabilit&agrave e astenia. Altri possibili sintomi sono sudorazioni notturne, fastidio addominale, ritardo della crescita, chiusura prematura delle epifisi, vertigine, alopecia, desquamazione cutanea, aumento della pigmentazione cutanea, infiammazione della lingua, delle labbra e delle gengive. Reazioni epatotossiche sono presenti in circa la met&agrave dei casi di ipervitaminosi A cronica. Oltre ai segni clinici, come epatosplenomegalia, angioma stellare, leuconichia, eritema palmare e ittero, si osserva un aumento delle transaminasi epatiche (aspartato e alanina aminotransferasi). L&rsquoaumento della fosfatasi alcalina pu&ograve essere molto marcato e pu&ograve esserci colestasi con iperbilirubinemia. Pu&ograve manifestarsi una sindrome reversibile di ipertensione portale con ascite. Le caratteristiche istopatologiche comprendono ipertrofia e iperplasia delle cellule stellate (di Ito) con accumuli di lipociti perisinusoidali associati a fibrosi. Sono state riportate atrofia epatocitaria e cirrosi. E&rsquo possibile anche riscontrare un quadro di epatite e steatosi. Il rischio pu&ograve essere aumentato in caso di malattia renale o epatica, basso peso corporeo, malnutrizione proteica, iperlipoproteinemia, consumo di alcool o carenza di vitamina C. L&rsquounico reperto di laboratorio diagnostico &egrave l&rsquoaumento dei livelli di retinolo nel siero, principalmente sotto forma di retinil esteri. La concentrazione della proteina legante il retinolo (RBP) &egrave normale ed il retinolo in eccesso circola legato ad una lipoproteina. Generalmente i segni e i sintomi della tossicit&agrave da vitamina A regrediscono rapidamente una volta cessata l&rsquoassunzione. Nei pazienti con compromissione della funzionalit&agrave epatica ed epatomegalia la prognosi &egrave solitamente favorevole. Tuttavia, se si &egrave sviluppata ipertensione portale con ascite, la sindrome pu&ograve persistere. Sovradosaggio di vitamina E: la vitamina E &egrave solitamente non tossica. Tuttavia, dosi elevate (pi&ugrave di 300 unit&agrave al giorno) hanno provocato, in rari casi, nausea, diarrea, crampi intestinali, astenia, debolezza, cefalea, visione offuscata, eruzione cutanea, disfunzione delle gonadi, creatinuria, aumento dei livelli sierici di creatinin&ndashchinasi e creatinin&ndashfosfo&ndashchinasi, aumento del colesterolo e dei trigliceridi nel siero, aumento degli estrogeni e degli androgeni urinari e diminuzione dei livelli sierici di tiroxina e triiodotironina. Questi effetti sono scomparsi alla sospensione del trattamento. Da una metanalisi &egrave emerso che, in pazienti con malattia cronica, dosaggi pari o superiori a 400 unit&agrave al giorno per un anno o pi&ugrave erano associati ad un aumento della mortalit&agrave per qualsiasi causa. I risultati di quest&rsquoanalisi dei dati non erano chiari circa i rischi e i benefici di dosaggi di vitamina E pi&ugrave bassi. Tuttavia, un&rsquoanalisi dose&ndashrisposta ha dimostrato una relazione statisticamente significativa tra il dosaggio di vitamina E e la mortalit&agrave per qualsiasi causa, con un aumento del rischio a dosaggi superiori alle 150 unit&agrave. Queste conclusioni sono controverse e costituiscono tuttora argomento di dibattito nella comunit&agrave medica e scientifica. Dosaggi di vitamina E molto elevati (superiori alle 800 unit&agrave al giorno per lunghi periodi) sono stati associati anche ad aumento della tendenza al sanguinamento in pazienti con carenza di vitamina K, alterazioni del metabolismo ormonale (tiroide, ipofisi e surrene), alterazioni della risposta immunitaria e compromissione della funzione sessuale e possono aumentare il rischio tromboembolico in pazienti predisposti.


GRAVIDANZA E ALLATTAMENTO
Gravidanza Durante la gravidanza, un apporto giornaliero di vitamina A fino a 10.000 UI si &egrave dimostrato sicuro. Tuttavia, dosi superiori a 15.000 UI/die sono state associate alla possibilit&agrave di malformazioni nell&rsquouomo. Pertanto, in gravidanza, si devono evitare dosaggi giornalieri superiori alle 10.000 UI, soprattutto durante il primo trimestre. La vitamina A non deve essere assunta assieme ad altri farmaci contenenti vitamina A, gli isomeri sintetici tretinoina ed etretinato oppure il beta&ndashcarotene, poich&eacute questi composti, ad alte dosi, sono considerati dannosi per il feto. Nelle donne in et&agrave fertile &egrave necessario assicurarsi che: &bull la paziente non sia incinta quando inizia il trattamento (test di gravidanza negativo) &bull la paziente comprenda il rischio teratogeno &bull la paziente accetti di adottare un metodo contraccettivo efficace senza interruzione per tutta la durata del trattamento e per almeno un mese dopo la sua cessazione. Allattamento Non sono disponibili informazioni adeguate sull&rsquoescrezione della vitamina A e della vitamina E nel latte materno umano e animale e non &egrave pertanto possibile escludere un rischio per il lattante. La decisione se interrompere l&rsquoallattamento oppure la terapia con retinolo/tocoferolo andr&agrave presa tenendo conto del beneficio dell&rsquoallattamento per il neonato e del beneficio della terapia con retinolo/tocoferolo per la madre.


Scheda tecnica
012812018
1 Articolo
Detraibile
SI
Produttore
Teofarma
Formato
Blister
Formulazione
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